Sono professore ordinario di Fisica generale presso l’Università Politecnica di Ancona, ora, purtroppo, in pensione, per avere, alcuni giorni fa, festeggiato (gli altri, non io) il mio 23° compleanno bisestile. Questa mattina ho avuto il piacere di parlare con il collega astrofilo Ballerini. Gli ho chiesto con quale velocità la Luna si allontana dalla Terra. Mi ha risposto che si sarebbe informato e me l’avrebbe comunicato. Prima di incomodare il collega Ballerini ho viaggiato su Intenet, cercando informazioni su siti che dovrebbero essere, per motivi istituzionali, grandi capiscioni in materia. Invece, al termine della ricerca, sono stato preso da una crisi di risata, che mi ha procurato, alla fine, dei forti dolori addominali. Pensate che ho consultato, credo, otto web. Povera e nuda Astronomia vai per il mondo… (Savino Melone)
Caro professore,
innanzi tutto mi complimento per i tuoi 23 anni bisestili, poi ti chiedo scusa se, per ragioni di spazio, ho abbreviato la tua simpatica lettera. Noi ci conosciamo da un bel pezzo (più di quarant’anni) ed abbiamo due elementi che ci accomunano: l’Astronomia ed il barbiere Mario. Noi dell’Associazione Marchigiana Astrofili, attraverso una divulgazione fatta di osservazioni concrete di fenomeni, di lezioni, convegni, conferenze, abbiamo fatto di tutto affinché l’Astronomia andasse per il mondo almeno con un vestitino decente. Soprattutto per ciò che riguarda la Luna, che si mostra sempre vergognosa di farsi vedere nuda. Ricordi le conferenze di Zagar, Masani, Gratton, Tempesti, tanto per citarne alcuni? Ma cerchiamo ora di parlare del tuo quesito.
Le variazioni della distanza Terra-Luna dipendono dal complicato movimento della Luna attorno al nostro pianeta. Michelle Chapron-Touzé e Jean Chapron del Bureau des Longitudes di Parigi hanno elaborato una teoria il cui acronimo è ELP 2000/82 (Effemeridi Lunari Parigine). Essa tiene conto di circa diecimila fattori periodici, molti dei quali derivanti dall’attrazione dei pianeti. Alcune di queste perturbazioni comportano differenze nella distanza Terra-Luna anche di qualche centimetro.
Oltre questa teoria, basata sulle leggi della meccanica celeste e sulle osservazioni delle occultazioni lunari, esiste oggi un metodo diretto di misura, che consiste nell’utilizzazione dei riflettori laser lasciati sul suolo lunare dalle missioni Apollo. Grazie a queste misure si è potuto verificare un progressivo allontanamento della Luna dalla Terra di circa 3 cm all’anno (in buon accordo con la teoria).
Le osservazioni delle occultazioni lunari, alla cui campagna l’Osservatorio di Ancona ha partecipato negli anni Ottanta, sono di grande importanza per migliorare la conoscenza degli elementi orbitali della Luna. La rete è costituita da circa mille stazioni distribuite sulla superficie terrestre. Di queste una buona parte è rappresentata da astronomi dilettanti. La raccolta e l’elaborazione dei dati vengono espletate, a livello mondiale, dal solo ed unico ufficio denominato Intenational Lunar Occultation Center (ILOC), che ha sede a Tokyo. Le effemeridi delle occultazioni sono calcolate e fornite dell’ente americano IOTA (International Occultation Timing Association), che offre assistenza a coloro che vogliono partecipare ai programmi di osservazione.
Questo articolo è stato pubblicato sul giornalino Pulsar (numero 36, anno 2012)